Il Casentino : una Valle tutta da Esplorare

Il Casentino, con i suoi scenari che sembrano dipinti rinascimentali e i suoi borghi incantevoli, offre una fusione unica di natura incontaminata e storia millenaria. Le sue montagne appenniniche, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, e le rovine di antichi castelli narrano storie di tempi antichi. Luoghi come Poppi, con il suo Castello dei Conti Guidi, e Camaldoli, famosa per la sua eremo e la deliziosa schiacciata, illustrano la ricchezza culturale e spirituale della regione. Aggiungendo a questo, Pratovecchio e Stia con le loro eredità medievali e la tradizione laniera a Soci, evidenziano l'importanza storico-economica del Casentino. Infine, la tradizione culinaria locale, che varia dalla pasta fresca alla ripiena e alla rinomata produzione di salumi, rappresenta un altro aspetto fondamentale di questa valle toscana, ricca di storie, tradizioni, e natura mozzafiato.
La Valle del Casentino - The Casentino Valley - Foto di alefolsom da Pixabay

Il Casentino tra Castelli e Natura

Il Casentino, una delle quattro valli di Arezzo,  offre degli scorci che paiono usciti dagli affreschi rinascimentali di natura incontaminata e paesi incantevoli. Qui le vette appenniniche si coprono di neve d’inverno e le rovine di antichi Castelli ci ricordano di epoche tumultuose. L’acclamato Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è un orgoglio italiano famoso in tutto il mondo, ed offre la possibilità di fare escursioni e camminate indimenticabili.

Passeggiando tra i suoi alberi secolari sentirete le eco del passato e delle leggende, dai racconti del Badalischio e dell’eroica – e ben più concreta -Telda la Guerriera. Fu in questo contesto che Dante Alighieri trovò riparo e ispirazione per la sua Divina Commedia, combattendo valorosamente, peraltro,  nella Battaglia di Campaldino, vicino a Poppi, uno dei borghi più belli d’Italia.

Poppi: un gioiello del Casentino

Al cuore di Poppi si erge maestoso il Castello dei Conti Guidi, che domina il paese e le campagne circostanti. I Conti Guidi, che edificarono il Castello di Poppi intorno al XII secolo, sono stati artefici di questo e altri fortilizi del Casentino.

Dalla sua posizione dominante il Castello offriva vantaggi strategici che erano ben noti fin da epoca romana. Si crede che “Poppi” derivi da “POPLO”, sinonimo, appunto, di “Collina”. A proposito di colline e strategia militare: dentro il Castello potrete ammirare uno splendido plastico della Battaglia di Campaldino!

Ma la bellezza di Poppi non si esaurisce con il Castello. Poco distante, dalla parte opposta del borgo, l’Abbazia di San Fedele si presenta magnifica con i suoi tesori artistici e la sua architettura suggestiva.

Camaldoli: un’oasi di pace in  Casentino

A proposito di Sacralità come non menzionare Camaldoli, circondato dalla foresta montana: un luogo di pura pace e bellezza. Qui troverete non a caso  L’Eremo di Camaldoli, fondato da San Romualdo nel 1027, che emerge dai boschi come un angolo di paradiso.

Camaldoli ,però, offre più di spiritualità e natura incontaminata. Le escursioni da queste parti culminano spesso nella degustazione di squisiti prodotti locali. Proprio a Camaldoli troverete infatti la Schiacciata più famosa del Casentino, che attira golosi da tutta la valle ed oltre.

Pratovecchio e Stia: tra tradizione e progresso in Casentino

Pratovecchio e Stia sono due paesi tra i più pittoreschi del Casentino. L’eredità dei Conti Guidi è palpabile, specialmente a Romena, dove le rovine dell’antico castello narrano storie di cavalleria e battaglie. Nelle vicinanze sorge la Pieve di Romena , che pare sia stata edificata per volontà di Matilde di Canossa.

Stia, invece, unisce passato e futuro: dal Castello di Porciano al Palagio Fiorentino, la storia va a braccetto con il presente. A Stia il Museo dell’Arte della Lana testimonia la tradizione laniera casentinese. Il Museo trova il suo posto all0interno del vecchio lanificio di Stia, restaurato e rivalorizzato dopo anni di abbandono e disuso.

Il piccolo Soci nel Casentino

Nell’ambito della lavorazione laniera è obbligatorio menzionare il piccolo paesino di Soci, frazione di Bibbiena, che gioca un ruolo fondamentale nel settore ancora oggi. Da secoli, qui, l’arte della filatura ha prosperato, culminando nella creazione del rinomato Panno Casentino.

Questo tessuto, ottenuto con tradizionale “Cardatura”, ha ottenuto riconoscimenti mondiali, ed è orgogliosamente esportato da Soci in tutto il globo come prodotto prestigioso.

La bellezza del Casentino: non solo architettura

Il Casentino riserva sorprese che vanno ben oltre le bellezze architettoniche, i castelli e le rovine. Presto approfondiremo altre meraviglie con altri articoli, ma è essenziale menzionare subito la ricca tradizione culinaria del Casentino. La Vallata è stata un tempo il confine del dominio longobardo, e la tradizione culinaria è infatti divisa in due. Da un lato la pasta fresca tipica della toscana (pappardelle prime tra tutte) dall’altro la pasta ripiena, con prodotti unici come i Tortelli di Patate alla Lastra.

A Cetica, a proposito, una tipologia D.O.P . di patate ha ottenuto riconoscimenti globali. Come non menzionare l’ineguagliabile Grigio del Casentino, una razza di maiali D.O.P. che gli esperti salumieri casentinesi trasformano in prodotti sopraffini.

Scoprite la magia del Casentino

Il Casentino è un territorio che merita moltissima attenzione. Le tradizioni toscane più antiche qui vivono ancora, valorizzate da una popolazione locale consapevole del valore del suo passato. Numerosi, in Casentino, sono gli eco-musei (vedi l’ecomuseo del Carbonaio di Cetica)  ed i consorzi che valorizzano antichi mestieri o tradizioni gastronomiche. Il B&B Cento Passi dal Duomo continuerà con altri articoli ad esplorare la vallata, e vi consiglia di approfondire con una visita la vostra conoscenza di questo territorio meraviglioso.

 

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